Palazzo Zileri

Progetto - Palazzo Zileri, Data - 2012
Arricchisce la via più elegante di Vicenza la ristrutturazione di questo palazzo che può essere considerato il manifesto dello stile architettonico dell'arch. Ottone Calderari

Palazzo Loschi Zileri, situato nella via più elegante e principale del centro storico vicentino, è un’opera settecentesca neo-palladiana, una sorta di manifesto dello stile di Ottone Calderari.
Progettato nella seconda metà del ‘700 per i fratelli Alfonso e Francesco Loschi, l’edificio spicca per la grandiosità della facciata, che presenta bugne gentili al pian terreno e una ritmica serie di semicolonne corinzie ai piani superiori, vivacizzati da festoni collocati tra i capitelli e trofei guerreschi negli intercolumni terminali.
E’ dotato di un cortile interno in cui dimorano piante secolari e  caratterizzato da una scenografica scalone interno a rampe separate.

“Particolarmente felice l’atrio, collegato al cortile da un corridoio e scandito da sei colonne su cui impostano le volte e gli spicchi del soffitto: lungo le pareti la convessità delle semicolonne, opponendosi alla concavità delle nicchie che rende vibrante questo spazio, capace di rievocare tipici aspetti della creatività palladiana.”

  • Restauro nel rispetto delle preesistenze
  • Restauro parti lignee
  • Recupero elementi architettonici facciata

Villa Laverda

Realizzato - Villa Laverda - Breganze (VI)
ristrutturazione e ridistribuzione di una palazzina storico di Breganze, ex-residenza di un'importante famiglia di imprenditori della zona.

Progetto di restauro con cambio di destinazione d’uso dell’ ex villa padronale.

Il progetto ha avuto sostanzialmente due obiettivi:

  • il recupero funzionale dell’edificio in disuso;
  • il suo riordino urbanistico ed architettonico con un intervento mirato sia alla conservazione del valore storico dell’immobile che alla collocazione sul mercato dello stesso.

L’intervento è stato quindi indirizzato nel doppio recupero del fabbricato, tramite una decisa pulizia della facciata esterna, con riordino degli elementi decorativi in pietra e il rifacimento del fondo della tinteggiatura, nonché della regolarizzazione essenziale e completa delle forometrie.
Sono state mantenute il più possibile le strutture esistenti, e sono stati recuperati gli usi originali e mantenendo gli elementi architettonici di pregio ed eliminando le superfetazioni.

  • recupero funzionale dell’immobile
  • conservazione storica

Palazzo Da Schio

Architetti Vicenza
L’antica dimora è posta nella centralissima via Carducci, all’angolo di piazza Rossi a Schio. Questo prestigioso edificio, simbolo della storia della città, torna ad essere il fulcro vitale del centro: un attento intervento di restauro ha consentito di ricavare abitazioni ed uffici di pregio, che offrono ambienti spaziosi, finiture curate nei dettagli, dotazioni moderne ed efficienti.

Una location esclusiva restaurata con materiali originali e con finiture di pregio.
Uno splendido esempio di architettura neoclassica quella di Palazzo da Schio, l’antica dimora dei Conti da Schio, ancora oggi simbolo della città. Situato in posizione centralissima, all’angolo tra via Carducci e Piazza Rossi e a pochi metri dal Duomo, il palazzo nasce in funzione della necessità di controllare i vasti possedimenti terrieri di proprietà della famiglia da tempo immemorabile. Nel 1875, in seguito ad un importante intervento di ristrutturazione voluto dal conte Almerico Da Schio e opera dell’architetto Vittorio Barichella, l’edificio assume il suo aspetto attuale. Proprio nel rispetto delle preesistenze, il recente studio progettuale di restauro di Palazzo da Schio ha predisposto interventi in grado di valorizzare la storia edilizia dell’edificio, recuperando gli spazi architettonici originari attraverso l’uso di materiali pregiati secondo la migliore tradizione costruttiva. Ne scaturiscono soluzioni di prestigio, che hanno saputo coniugare l’aspetto commerciale a quello abitativo, così come era nel Settecento. Il piano terra, infatti, un tempo destinato ad ospitare botteghe artigiane e negozi, ancora oggi si apre a vetrine e spazi commerciali. Il nucleo centrale dell’edificio affiancato da due torrette angolari con terrazza e ingentilite da balaustre di coronamento ospitano uffici e cinque appartamenti accuratamente rifiniti e dotati di ogni comfort. Il piano nobile e il secondo piano sono scanditi da una successione di alte finestre coronate da frontoni alternativamente a timpano e a lunetta. Nel piano superiore troneggia lo stemma nobiliare, dominato dalla figura altera e imponente della famosa Sirena. Dal grande terrazzo è possibile ammirare lo splendido panorama collinare circostante. Alle spalle del palazzo si estende un vasto Parco di circa 3500 mq, un verde polmone nel centro storico della città ad uso esclusivo delle unità abitative, che prevede un ingresso riservato per le superfici direzionali. Palazzo da Schio infine offre un’ampia disponibilità di posti auto coperti, destinati ai proprietari e alle soluzioni commerciali.

  • Materiali di costruzione originali
  • Restauro architettonico

Palazzo Arrigoni

Progetto - Palazzo Arrigoni, Data - 2010
Ristrutturazione delle unità abitative poste nel sottotetto

In posizione centrale, in una zona residenziale del centro storico a pochi passi dalla Basilica Palladiana, intervento di ristrutturazione di unità abitative poste nel sottotetto.

  • Recupero parti lignee

Villa Piovene da Porto da Schio

Progetto - Piovene da Porto da Schio - Castelgomberto (VI) , Data - 2009
Piano di recupero

La Villa, costruita su probabile progetto di Pizzocaro, risale al 1666 ma fu ampliata nel Settecento con un portico di Domenico Cerato e adornata in facciata delle sculture di Marinali, conservava nel salone tre tele giovanili di Giambattista Tiepolo su temi di miti classici; nel parco storico una peschiera e statue di Marinali, con attigua una chiesetta seicentesca.

L’insieme edilizio è connotato tipologicamente da tre corpi tra loro storicamente collegati:
-La villa propriamente detta;
-Il complesso di fabbricati e porticati adiacenti a nord e costituenti una corte nobile ad essa direttamente collegata;
-Una zona rurale ad “L” costituita da un lungo portico chiuso a sud, aperto a nord e da un basso insieme di edifici rurali complementari ad est.

L’area rurale che costituisce l’intorno della villa comprende l’insieme dei terreni adiacenti e funzionali alla stessa. L’intervento in progetto prevedeva di coniugare la conservazione dell’impianto monumentale con le esigenze della committenza e fermo restando che la condizione della villa rimane inalterata, questo Piano di Recupero è finalizzato alla riqualificazione architettonica delle pertinenze rurali.
Il Piano di Recupero ha come obiettivo il riutilizzo funzionale della corte agricola e degli annessi rustici ad essa prospicienti, rispettando le norme urbanistiche vigenti.

Collaboratori di Eugenio Motterle

  • Alberto Riccardo Motterle
  • Francesca Pretto
  • Arlene Frestazzi