Cimitero Montecchio Precalcino

Progetto - Nuova realizzazione, Data - 2019
Realizzazione di nuovo ossario.

La richiesta progettuale ha riguardato la realizzazione di un blocco di loculi ossario, localizzato sul muro nord di uno dei fabbricati cimiteriali.
Il disegno proposto prevede l’utilizzo di un sistema prefabbricato in lamiera di 80 moduli montati in opera e disposti in 10 colonne da 8 loculi.
Il rivestimento sul lato frontale è in formelle di marmo ancorate con borchie e crociere porta marmi;
Il blocco ossari è protetto da una pensilina in calcestruzzo armato “appoggiata” ad un muro inclinato, anch’esso in CA, su cui è inserita una croce in legno.
Il manufatto, di per sé esteticamente autonomo, si raccorda con lo spazio in cui si inserisce attraverso l’uso dei materiali, già presenti nel contesto.

Arch. Alberto Riccardo Motterle

Collaboratori

  • Arch. Francesca Pretto
  • Arch. Naike Scatton
  • Ing. Mario La Prova
  • Arch. Andrea Zoppello

Chiesa di S. Bertilla – Adeguamento liturgico

Progetto realizzato - Chiesa di S. Bertilla, Data - 2009-2011

Questo intervento evidenzia la virtuosa ed efficace relazione tra assemblea, presidente ed eminenzialità liturgiche. La questione fondamentale è costruire uno spazio d’azione per una assemblea celebrante, riscoprendo il mistero della liturgia e accogliendo le co-istitutive istanze pastorali. Tale adeguamento liturgico della chiesa (che comprende anche la nuova sistemazione del sagrato) vuole essere segno della crescita di una Comunità unita e solidale.

Si è scelto di mantenere l’altare esistente, riducendone la dimensione della mensa e asportandone, ripristinando la finitura bocciardata, il bassorilievo frontale. A lato del bema è collocata la grande croce lignea, ora appesa alla parete di fondo, trasformata in croce astile o processionale. Un grande muro curvilineo a sezione variabile orienta l’assemblea secondo una linearità orizzontale: qui vi è un’opera pittorica con tema escatologico. La sede e i seggi per gli altri ministri e l’ambone sono stati riprogettati. Il fonte battesimale è situato nella cappella a sud, ed è prevista l’apertura di due feritoie le cui vetrate saranno oggetto d’intervento di un artista così come il grande pannello sulla parete di fondo. Il fonte prevede la doppia possibilità dell’esecuzione del rito sia per aspersione che per immersione.

Si è prevista la possibilità di dotarsi di un organo a canne; il posizionamento di queste sopra l’ingresso principale è come da tradizione e come richiede acusticamente e architettonicamente lo spazio.

Una sala attigua all’aula (sala papa Giovanni XXIII) è destinata a cappella per la custodia eucaristica ed essa può fungere anche da cappella feriale. In essa sono stati riutilizzati gli arredi presenti precedentemente in chiesa, ad esclusione dell’altare. La serie di sedici piccole finestre è stata oggetto di un intervento artistico.

Le immagini devozionali (le statue esistenti della Vergine col Bambino, santa Bertilla e san Giuseppe) sono state riunite insieme nella cappella nord. I confessionali sono ricollocati ai lati dell’ingresso nelle due nicchie che si creano a lato del piccolo ”endonartece”.

Arch. Alberto Riccardo Motterle

Collaboratori

  • Arch. Francesca Leto
  • Arch. Michele Battistella

Seminario Arcivescovile – Togo

Seminario Arcivescovile - Lomè, Togo, Africa , Data - 2004

Progetto

Il progetto che presentiamo intende favorire l’istruzione, intesa come rapporto con la Fede e sano sviluppo fisico e sociale, attraverso adeguate e distinte strutture architettoniche. Il complesso può essere diviso in più parti tra loro continue ed organicamente sviluppate:

  • Il college sviluppato in due piani attorno ad un grande ed articolato cortile-giardino.
  • La chiesa ed adiacente giardino tematico.
  • La struttura scolastica, biblioteca e sala convegni.
  • La zona servizi generali.
  • La zona sportiva.

Il College

La struttura abitativa è suddivisa in due parti costituite da due edifici ad “elle“ a due piani, porticati anteriormente e racchiudenti una vasta zona a verde verso la quale sono rivolti. Il primo edificio è composto da due parti; una formata da camere con cinque posti letto per i giovani del periodo propedeutico, l’altra contiene una serie di piccole unità abitative per il corpo insegnante e direttivo.
Il grande cortile centrale circondato da portici è attraversato da una pensilina alla quale è collegato un vasto spazio circolare aperto ad uso soggiorno collettivo. Tale elemento nella forma e nel sistema costruttivo tradizionale in legno e copertura di paglia ricorda le costruzioni indigene chiamate “pajot”.

La Chiesa e adiacente giardino tematico

Decentrata rispetto al complesso del college ma ad esso direttamente collegata sia funzionalmente che visivamente sorge la chiesa. Essa vuol essere il punto focale e di riferimento architettonico dell’intero complesso.
Attorno alla chiesa e lungo tutto il confine Est si sviluppa in una vasta area di circa 20.000 mq una zona a parco che vuol essere un’architettura del verde capace di svolgere specifiche tematiche.
Le varie piantumazioni, la loro distribuzione, l’inserimento di suggestivi e simbolici elementi di arredo dovranno esprimere un discorso e sentimenti di spiritualità. Tale discorso vuol essere il percorso “anche fisico” dalla ragione alla fede ed alla Grazia divina.
Fulcro di questa area è il grande spazio destinato alle manifestazioni religiose all’aperto e pertanto avente come punto focale il grande altare per le celebrazioni eucaristiche.

Struttura scolastica, biblioteca, sala conferenze

Adiacente al complesso del college e ad esso direttamente collegato è stato progettato il centro scolastico.
Esso è suddiviso in due parti: la scuola propriamente detta nelle zone interne e la struttura biblica e sala conferenza di 400 posti verso il grande parcheggio antistante il complesso.
In questo modo tali attrezzature possono essere aperte anche verso l’esterno ad utilizzi e manifestazioni di tutta la cittadinanza in modo autonomo, funzionale e senza interferire con il complesso delle aule.
Le varie aule nella misura di 12 per piano sono disposte simmetricamente lungo un ampio corridoio centrale alluminato da una serie simmetrica di piccoli cavedi laterali alberati. Le aule sono dotate di un porticato e di zona coperta esterna individuale. Le aperture delle aule sono vetrate d’angolo a scorrere. In tal modo è possibile determinare una continuità tra l’aula e la zona porticata ad essa adiacente ampliando lo spazio a disposizione e comunicando direttamente con l’attiguo giardino.

Zona servizi generali

In posizione baricentrica all’intero complesso seminariale, in prossimità dell’accesso esterno e del grande parcheggio antistante sono collocati gli edifici per le funzioni ed i servizi generali.
Adiacente all’ingresso è posta l’abitazione del custode con guardiani a prospiciente all’ingresso. Da questa si diparte la doppia fila di garage; quelli rivolti verso il cortile interno di servizio per gli automezzi in dotazione del seminario e quelli rivolti verso il grande parcheggio per le autovetture degli insegnati e del corpo direttivo-amministrativo.
Lungo il corridoio di accesso sulla destra vi sono alcuni locali ad uso infermeria e sulla sinistra le stanze con servizio ad uso foresteria.

Zona sportiva

Tutta la vasta area posta sul lato destro del complesso scolastico e del grande parcheggio è stata destinata alle attività sportive.
Queste sono collegate con il College e con la struttura scolastica da un lungo corridoio coperto che giunge in posizione baricentrica all’insieme dei campi sportivi e tangente alla palestra coperta.
Questa è dimensionata per poter ospitare un campo di pallacanestro ed è dotata di una doppia serie di spogliatoi con annessi servizi.
Questa zona sportiva essendo autonoma e direttamente collegata con l’esterno e può essere utilizzata anche dalla cittadinanza.
Il vasto parcheggio è in tale ipotesi un essenziale servizio.

Collaboratori di Eugenio Motterle

  • Alberto Riccardo Motterle
  • Francesca Leto

Chiesa di S. Bertilla – Adeguamento liturgico

Progetto realizzato - Chiesa di S. Bertilla, Data - 2009-2011

Questo intervento evidenzia la virtuosa ed efficace relazione tra assemblea, presidente ed eminenzialità liturgiche. La questione fondamentale è costruire uno spazio d’azione per una assemblea celebrante, riscoprendo il mistero della liturgia e accogliendo le co-istitutive istanze pastorali. Tale adeguamento liturgico della chiesa (che comprende anche la nuova sistemazione del sagrato) vuole essere segno della crescita di una Comunità unita e solidale.

Si è scelto di mantenere l’altare esistente, riducendone la dimensione della mensa e asportandone, ripristinando la finitura bocciardata, il bassorilievo frontale. A lato del bema è collocata la grande croce lignea, ora appesa alla parete di fondo, trasformata in croce astile o processionale. Un grande muro curvilineo a sezione variabile orienta l’assemblea secondo una linearità orizzontale: qui vi è un’opera pittorica con tema escatologico. La sede e i seggi per gli altri ministri e l’ambone sono stati riprogettati. Il fonte battesimale è situato nella cappella a sud, ed è prevista l’apertura di due feritoie le cui vetrate saranno oggetto d’intervento di un artista così come il grande pannello sulla parete di fondo. Il fonte prevede la doppia possibilità dell’esecuzione del rito sia per aspersione che per immersione.

Si è prevista la possibilità di dotarsi di un organo a canne; il posizionamento di queste sopra l’ingresso principale è come da tradizione e come richiede acusticamente e architettonicamente lo spazio.

Una sala attigua all’aula (sala papa Giovanni XXIII) è destinata a cappella per la custodia eucaristica ed essa può fungere anche da cappella feriale. In essa sono stati riutilizzati gli arredi presenti precedentemente in chiesa, ad esclusione dell’altare. La serie di sedici piccole finestre è stata oggetto di un intervento artistico.

Le immagini devozionali (le statue esistenti della Vergine col Bambino, santa Bertilla e san Giuseppe) sono state riunite insieme nella cappella nord. I confessionali sono ricollocati ai lati dell’ingresso nelle due nicchie che si creano a lato del piccolo ”endonartece”.