I frutti di Marta a Villa Zileri

“I frutti di Marta” è un’azienda agricola della provincia di Vicenza. Fondata da Marta e Eugenio, si avvale della collaborazione di altri quattro soci.

L’azienda si trova a Monteviale, nel parco di Villa Zileri, e propone una forma di agricoltura sociale, prevedendo cioè l’inclusione di persone svantaggiate, e la possibilità di inserimenti lavorativi e attività terapeutiche rivolte a soggetti con disabilità psico-fisiche.

 

Il progetto attuale principale de “I frutti di Marta” riguarda la creazione di un frutteto dal sapore antico, laddove quella terra che ora è parte di un bosco, era un tempo lavorata dall’uomo. In questa area sono esistiti per secoli terrazzamenti coltivati a vite, che ora verranno convertiti nella coltivazione di mele e pere “antiche”, e piccoli frutti rossi.

L’idea è che il frutteto diventi un elemento del parco di Villa Zileri, al quale apporterà il beneficio della propria bellezza e dei colori dei frutti, all’ombra dei quali sarà possibile sostare durante la passeggiata nel parco.

Il contesto naturale è infatti di grande importanza: il parco di Villa Zileri è un esempio di armonia fra il paesaggio collinare circostante, e gli elementi storici e culturali che caratterizzano il parco della villa seicentesca.

Ma non solo: come è naturale, la frutta sarà destinata a diventare un piacere per il palato nella forma di marmellate, composte, conserve e mostarde, tutti prodotti di frutta biologica, e quindi sana.

L’obiettivo del progetto è quello di porre cura in qualcosa che, nel suo “piccolo”, porti benessere a chi ne vorrà fruire. Nel lungo termine verranno create anche serre invernali per i frutti piccoli; gli impianti “pilota” serviranno a individuare le varietà di frutti più adatte a essere scelte per la coltivazione.

I frutti del raccolto ottenuto saranno poi venduti attraverso la rete dei Gruppi di Acquisto Solidale (GAS), e  distribuiti attraverso i negozi che propongono prodotti provenienti da progetti di Agricoltura Sociale.

Si tratta di un progetto di semplice realizzazione solo in apparenza, ma che in realtà richiede molta cura e attenzione, che non mancano da parte di chi, come i soci dell’azienda agricola “I frutti di Marta”, ha a cuore l’armonia fra natura ed essere umano, ben rappresentata dalla coltivazione di un alimento naturale, sano e nutriente come la frutta.

 

 

 

Architettura sostenibile e falsi miti

architettura sostenibile

architettura sostenibileL’ambientalismo è un tema sempre più caldo, diventato ormai un mare magnum nel quale ci si perde facilmente. Nel 1986 l’ambientalista Jay Westerweld ha coniato un neologismo: greenwashing, ovvero la velleitaria auto-attribuzione di virtù ambientaliste in diversi ambiti, da quello aziendale a quello dell’associazionismo, fino alla politica.

Allo stesso modo è stato detto tanto sull’Architettura Sostenibile, creando confusione sul reale significato del termine. Molti falsi miti sono stati creati per nascondere spesso attività pesantemente impattanti da parte di soggetti per i quali agire in modo sostenibile rappresenta una soluzione “scomoda“.

Importante per districarsi fra le diverse opinioni è capire innanzitutto cosa si intenda per sostenibilità, ovvero un processo di sviluppo che tenga conto dell’equilibrio fra capitale economico, umano e naturale, e che porti a un miglioramento sensibile e duraturo della qualità della vita.

Architettura sostenibile: le bugie da smascherare

  1. La sostenibilità costa
    In ogni ambito della vita quotidiana è facile riconoscere come le soluzioni considerate più rapide ed economiche si rivelino alla lunga infruttuose e dispendiose. Lo stesso vale per le costruzioni sostenibili, che a fronte di un ormai irrisorio investimento iniziale, portano a un incremento medio dell’1,4% con un risparmio energetico che arriva fino al 35% in più rispetto a quelle tradizionali.
  2. Risparmio energetico significa sostenibilità
    Non sempre è così: un edificio che rientra nella classe energetica A potrebbe non rispondere ad altri parametri di sostenibilità, quali ad esempio i materiali usati per la costruzione, quelli di isolamento termico, la posizione dell’edificio, la vivibilità, e molti altri fattori che concorrono a una visione olistica del tema. 
  3. Sostenibilità e architettura di qualità non vanno d’accordo
    Nulla di più sbagliato. Perchè possa essere considerato valido è necessario infatti che in un progetto architettonico obiettivi congiunti siano la qualità della vita e la qualità della forma.

Fonte: Alberto Motterle per www.vvox.it

Case e costruzioni in legno

costruzioni legno

costruzioni legnoDati confortanti per l’Italia che si posiziona al al quarto posto in Europa tra i paesi produttori di costruzioni in legno, segno dell’evidente presa che l’edilizia sostenibile acquista anche nel Bel Paese.

I vantaggi di una scelta che vada in questa direzione sono tanti, e riguardano fattori di risparmio sia ecologico che economico.

Il legno è un materiale antico, che sempre più sta tornando all’attenzione per le numerose caratteristiche che lo rendono la risposta ideale a esigenze attuali, estetiche e funzionali.

I vantaggi delle costruzioni in legno

Una casa in legno, isolata con materiali naturali, consente un risparmio energetico del 40% in più rispetto all’edilizia tradizionale, e risparmio di tempo di lavoro, in quanto il processo di costruzione risulta più rapido.

Il legno è un materiale resistente, duraturo, e sicuro: è un materiale ottimale per edifici antisismici, e nonostante possa sembrare paradossale, si rivela allo stesso modo affidabile in caso di incendio, essendo un cattivo conduttore di calore. Offre anche alti livelli di comfort, essendo un ottimo isolante, sia termico che acustico.

E’ un materiale vivo e flessibile, che si adatta di volta in volta alle condizioni climatiche. Assorbendo l’umidità dell’aria quando è in eccesso, e rilasciandola quando invece è troppo asciutta, riesce a evitare il formarsi di muffe e condense. Garantisce quindi anche l’igiene della casa, essendo oltretutto anche facile da pulire.

La scelta di una casa in legno rientra fra le soluzioni che aiutano l’ambiente: il legno infatti è un alleato nell’azione di contrasto di quella che è una delle maggiori cause di inquinamento del nostro tempo, ovvero l’aumento del CO2, perchè è un materiale CO2 neutro, ovvero accumula una tonnellata di CO2 per metro quadro, rendendo quindi migliore l’aria che si respira.

Si può quindi concludere facilmente come il legno sia un materiale che racchiude in se stesso molteplici vantaggi, che fanno cadere senz’altro la bilancia dalla sua parte, anche nel caso della progettazione di un edificio abitativo.

Fonte: Alberto Motterle per www.vvox.it

BioEdilizia in Villa Motterle – Update

Continuano in Villa Motterle i lavori per il restauro di piccolo edificio ad uso privato certificato CASACLIMA R.

L’intervento unico nel suo genere privilegerà l’uso di materiali naturali, tecnologia leggera e reversibile (legno, fibrogesso, ghiaia sciolta) così da salvaguardare il cuore duro dell’edificio consentendone in tal modo futuri adeguamenti.

A che punto sono i lavori oggi?

Stiamo preparando le basi per la posa dell’impianto radiante!

Bioedilizia in Villa Motterle: Innovare per conservare

Coniugare la bioedilizia di ultima generazione con la tutela e la valorizzazione di un edificio soggetto a vincolo ambientale monumentale: è questa l’ultima sfida dello Studio Motterle, che per quest’estate si appresta ad iniziare un intervento eccezionale di bioarchitettura.

Il progetto di restauro certificato, la riqualificazione energetica all’avanguardia, l’utilizzo di tecniche innovative ed ecosostenibili, il recupero dei materiali esistenti e la riorganizzazione funzionale mirata al comfort indoor nell’assoluto rispetto dei vincoli di legge outdoor per gli edifici storici saranno le linee guida di tutto il lavoro.

Oggetto del progetto di restauro certificato “CASACLIMA Protocollo R” un piccolo edificio, ad uso privato, all’interno di Villa Motterle, ora in disuso.

In cosa consisterà nello specifico l’intervento di bioedilizia?

La filosofia prevede l’utilizzo di materiali il più possibile naturali, tecnologia leggera e reversibile (legno, fibrogesso, ghiaia sciolta) così da salvaguardare il cuore duro dell’edificio consentendone in tal modo futuri adeguamenti.

Ma non solo:

  • Il tetto sarà in legno ventilato ed isolato con fibra di legno, così come il cappotto interno;
  • i coppi saranno gli originali recuperati;
  • il solaio intermedio in legno;

la finitura delle pareti in argilla cruda. Il capitolo caldo-freddo prevede:

  • riscaldamento e raffrescamento a pavimento,
  • ventilazione meccanica con recuperatore di calore e caldaia a condensazione.

L’energia che alimenterà la casa sarà fornita da pannelli solari con 6kw di potenza, con controllo domotico del comfort interno e dell’ottimizzazione dei consumi. La filosofia del recupero e del riuso guiderà poi, là dove possibile, il ripristino dei serramenti esistenti e delle finiture interne originali, così come il vincolo ambientale-monumentale sarà applicato nell’assoluto e perfetto rispetto della forometria esistente, del disegno e dei materiali esterni.

I lavori sono iniziati, seguiranno aggiornamenti!