Autore: Studio Motterle
Bioarchitettura e riqualificazione delle preesistenze

La bioarchitettura è un tipo di approccio all’architettura focalizzato sulla progettazione di edifici che siano il meno possibile impattanti sull’ambiente. Si sviluppa negli anni ’70 con il nome di Baubiologie, per poi fiorire nell’ambito più allargato dello sviluppo sostenibile e della decrescita.
L’architettura delle origini sfruttava unicamente le risorse energetiche disponibili, senza generare sprechi o stravolgimenti degli elementi naturali. Principale motivo della deviazione da questa retta via nel XX secolo è il ricorso ai combustibili fossili, che unito ad uno sfruttamento indiscriminato delle possibilità offerte dalla tecnologia, porta ad allontanarsi sempre più da una concezione umana e sostenibile dell’architettura.
E’ molto importante ricordare, per preservare la rotta verso la direzione sostenibile in ambito architettonico, che l’investimento energetico coinvolto nella costruzione di un edificio riguarda tutto il suo ciclo di vita: per questo è necessità primaria per un progetto architettonico trovare un equilibrio fra l’aspetto formale e quello energetico. Le risorse rinnovabili non sono inesauribili, e il loro uso deve quindi essere proporzionato al loro tasso di rigenerazione.
Bioarchitettura e riqualificazione urbana
Altra caratteristica dell’architettura sostenibile è un ritorno di attenzione verso gli edifici storici, che rispecchia una rinnovata consapevolezza del valore umano nella costruzione degli spazi abitativi: si riscopre la storia che sta dietro al tessuto urbano, al rapporto di equilibri architettonici fra gli edifici e ai valori materiali e immateriali che tutto questo, insieme, racchiude. Conseguenza importante è la rivalorizzazione degli edifici esistenti in direzione di un loro uso rinnovato che, rispondendo alle esigenze della contemporaneità, preservi la ricchezza del passato.
Parole chiave per un’architettura consapevole sono la riqualificazione energetica e il contributo alla comunità nella quale è inserita, in termini di qualità della vita e promozione della socialità.
Il rapporto uomo-natura è la base fondamentale di cui avere cura nella progettualità di qualsiasi ambito disciplinare che abbia a cuore il valore della vita.
La Loggia di Villa Zileri tra i finalisti di CasaClima Awards

città
La loggia di Villa Zileri è tra i finalisti del premio CUBO D’ORO 2017.
Il vincitore sarà decretato attraverso il voto della Giuria Popolare al CasaClima AWARDS2017 – Premio del PUBBLICO.
I 25 progetti presentati in questa piattaforma sono gli edifici preselezionati dalla giuria tecnica in base alla capacità di ognuno di coniugare efficienza energetica e progettazione architettonica. ?
L’edificio selezionato dal maggior numero di utenti, sarà dichiarato vincitore del CasaClima Awards – Premio del Pubblico e verrà premiato all’interno della cerimonia dei CasaClima AWARDS del 08 settembre 2017, presso il Museo d’Arte contemporanea MUSEION a Bolzano.
Votare per La Loggia di Villa Zileri è facile:
- Visita il sito del premio www.casaclima-awards.it
- Cerca La Loggia e assegna la tua preferenza (progetto #9)
- Conferma il voto in fondo alla pagina
Aiutaci a rendere Vicenza una città ricca di architettura sostenibile.
Tra Dono e Carità – 4 settembre/ 5 ottobre 2017

Studio Motterle è lieto di sostenere e di collaborare al progetto Tra Dono e Carità, un ciclo di incontri “generativo”, nato un po’ in fretta ma che evidentemente aveva delle basi solide e mature per venire alla luce, promosso da IPAB di Vicenza e alcune realtà (imprese, enti e associazioni) del territorio.
Gli appuntamenti sono tanti e articolati.
- Lunedì 4 settembre, alle ore 11.00 all’Oratorio dei Boccalotti in Piazza San Pietro a Vicenza, conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa condivisa anche dal Comune di Vicenza.
- La serata inaugurale si svolgerà in occasione della Giornata della Carità indetta dall’ONU Martedì 5 settembre con il dialogo tra il professore Umberto Curi e don Matteo Pasinato che si terrà alle ore 20.30 alla Chiesa di San Giuliano (Corso Padova a Vicenza).
Tra i tanti appuntamenti segnaliamo quelli legati al mondo dell’Architettura
- Giovedì 14 settembre 2017, ore 18.30 Coro delle Monache – Piazza San Pietro, 9 – Vicenza – Riflessione proposita “La responsabilità della ricchezza. Quando patrimonio pubblico e privato generano patrimonio (e forme di sviluppo) di Comunità
Partecipano:
- Carlotta De Franceschi, Presidente Action Institute e docente alla Columbia University
- Lucio Turra, Presidente IPAB di Vicenza
- Matteo Cavalcante, esperto di gestione di patrimoni familiari
- Ugo Biggeri, Presidente Banca Etica
- Coordina: Mauro Della Valle, giornalista
Sette secoli di Storia di IPAB di Vicenza ci suggeriscono la strada al “dopo di noi” (che è anche un “durante noi”) individuale e di Comunità. La rilettura di alcuni testamenti del passato offrono un chiaro disegno della funzione sociale di un lascito e richiamano la necessaria garanzia (fiducia) che venga rispettata la volontà del donatore. Girolamo Salvi, ad esempio, appose un emblematico “…a condizione che si comportino bene”. Il compito odierno è anzitutto quello di ricreare fiducia, attorno a progetti lungimiranti e condivisi, gestire al meglio il patrimonio pubblico, rilanciare l’investimento privato nel welfare e nuove forme di mecenatismo, e introdurre precise modalità di trasparenza e rendicontazione.
- Sabato 23 settembre 2017, dalle 9.00 alle 19.00 – Passeggiate Patrimoniali/1: Visite guidate, musica e laboratori artigianali in occasione delle Giornate europee del Patrimonio
- Venerdì 29 settembre 2017, ore 15.00 – Passeggiate Patrimoniali/2
L’IPAB di Vicenza e il Club for UNESCO Vicenza, d’intesa con il Consiglio d’Europa di Venezia e con Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari, organizzano le “Passeggiate Patrimoniali” per evidenziare il valore dell’eredità culturale per la società. L’importanza della carità per Vicenza ha suggerito l’idea di caratterizzare la Passeggiata Patrimoniale come Itinerario della Carità, un percorso storico e artistico fra le architetture e le opere d’arte ereditate da un mondo di gesti, come lasciti e donazioni, che testimoniano una generosità di affetti e speranze, oggi nella memoria vivida della città. Gli Itinerari della Carità coinvolgono la cittadinanza a partecipare al processo di identificazione, interpretazione e valorizzazione dell’identità culturale locale, riconoscendo la necessità di mettere la persona e i valori umani al centro dell’idea ampia e interdisciplinare di patrimonio culturale.
Gli Itinerari della Carità, uniscono patrimonio materiale e immateriale:
- sottolineano il diritto di tutti a partecipare al patrimonio culturale secondo quanto indicato nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e ribadiscono l’importanza dell’eredità culturale per lo sviluppo sostenibile della città di Vicenza;
- rafforzano una comunità patrimoniale che attribuisce valore al Patrimonio culturale, materiale e immateriale e si impegna a trasferirlo alle generazioni successive;
- promuovono un approccio integrato alle politiche culturali, valorizzando così la diversità culturale al fine di rafforzare la responsabilità condivisa nei confronti dell’eredità culturale come fonte di coesione sociale e prosperità.
in collaborazione con Club for UNESCO e Consiglio d’Europa – Sede di Venezia
I frutti di Marta a Villa Zileri

“I frutti di Marta” è un’azienda agricola della provincia di Vicenza. Fondata da Marta e Eugenio, si avvale della collaborazione di altri quattro soci.
L’azienda si trova a Monteviale, nel parco di Villa Zileri, e propone una forma di agricoltura sociale, prevedendo cioè l’inclusione di persone svantaggiate, e la possibilità di inserimenti lavorativi e attività terapeutiche rivolte a soggetti con disabilità psico-fisiche.
Il progetto attuale principale de “I frutti di Marta” riguarda la creazione di un frutteto dal sapore antico, laddove quella terra che ora è parte di un bosco, era un tempo lavorata dall’uomo. In questa area sono esistiti per secoli terrazzamenti coltivati a vite, che ora verranno convertiti nella coltivazione di mele e pere “antiche”, e piccoli frutti rossi.
L’idea è che il frutteto diventi un elemento del parco di Villa Zileri, al quale apporterà il beneficio della propria bellezza e dei colori dei frutti, all’ombra dei quali sarà possibile sostare durante la passeggiata nel parco.
Il contesto naturale è infatti di grande importanza: il parco di Villa Zileri è un esempio di armonia fra il paesaggio collinare circostante, e gli elementi storici e culturali che caratterizzano il parco della villa seicentesca.
Ma non solo: come è naturale, la frutta sarà destinata a diventare un piacere per il palato nella forma di marmellate, composte, conserve e mostarde, tutti prodotti di frutta biologica, e quindi sana.
L’obiettivo del progetto è quello di porre cura in qualcosa che, nel suo “piccolo”, porti benessere a chi ne vorrà fruire. Nel lungo termine verranno create anche serre invernali per i frutti piccoli; gli impianti “pilota” serviranno a individuare le varietà di frutti più adatte a essere scelte per la coltivazione.
I frutti del raccolto ottenuto saranno poi venduti attraverso la rete dei Gruppi di Acquisto Solidale (GAS), e distribuiti attraverso i negozi che propongono prodotti provenienti da progetti di Agricoltura Sociale.
Si tratta di un progetto di semplice realizzazione solo in apparenza, ma che in realtà richiede molta cura e attenzione, che non mancano da parte di chi, come i soci dell’azienda agricola “I frutti di Marta”, ha a cuore l’armonia fra natura ed essere umano, ben rappresentata dalla coltivazione di un alimento naturale, sano e nutriente come la frutta.
Cose di Casa – Marzo 2017
